Ciao
Fiorella, ciao sorella, ciao zia, mamma o amica. E’ inutile descrivere lo
sgomento con il quale ci hai sorpresi, con il quale ci hai turbati, con il
quale ci hai spezzato il cuore. Tanto inutile è ancora parlarti, gridarti,
sussurrarti. I tuoi orecchi non odono più, i tuoi occhi non brillano più, il
tuo corpo ha cessato di accarezzare la vita, ma la tua anima no. Sì, lassù in
cielo, dove il nostro sguardo si perde nell’infinito, dove l’inaccessibile
preclude a noi la speranza di oltrepassare il confine, resta issata in alto la
bandiera della certezza animata dalla fede. Siamo certi che tu vegli dall’Alto
su di noi, che tu accarezzi e tendi sul nostro capo la tua mano per dirci come
nell’ultima ora: << Non preoccupatevi!>>. Già, a che serve
preoccuparsi quando tu stessa, spinta da una forza ineffabile e da una
tranquillità inaudita, eri pienamente convinta che il Signore ti avrebbe
accolto nel Paradiso Celeste, nel Paradiso delle anime sante e beate che
scrutano dal basso la Misericordia di un Dio che ci ama, che ci assiste e che
ci ascolta.
Ci
hai lasciato in un abisso, ma resterai sempre nei nostri cuori, nei cuori di
chi ti ha voluto bene ed è restato accanto a te sino alla fine per amarti, per
volerti bene e per aver cura di te. Noi ora, con quella stessa tranquillità e
con quella forza che dimoravano nel profondo del cuor tuo, vogliamo imitarti,
rafforzarci sempre di più e risollevarci da questa crudele esperienza: un
calvario per te, una croce che hai saputo trascinare e che ti ha portato alla
gloria della Risurrezione.
Stacci
accanto e soprattutto stai vicino alla tua famiglia ed in particolare ai tuoi
figli Emilio ed Emanuele. A voi, cui la vita ha riservato un’amara bevanda,
sappiate coglierne la bellezza insita. Solo i forti sopportano con sacrificio e
vanno avanti fino alla fine. Non arrendetevi mai e fate tesoro di quanto vostra
madre vi ha trasmesso. Sappiatela amare anche ora e rallegratela con la vostra
vita. Apprezzate la vita e seguite sani consigli. Accanto a voi stanno tanti
zii, tanti cugini con i quali sicuramente condividerete la vostra esperienza,
la vostra gioia e la vostra sofferenza. La vostra vita è la nostra vita, il
vostro pianto è il nostro pianto, il vostro sorriso è il nostro sorriso.
Avanti, vi vogliamo bene tutti noi! Sopportate con animo saldo questa
sofferenza e siate forti; abbiate il coraggio di sfidare, con rispetto e
sincerità, la tristezza della morte. Ricordate che un giorno riceverete la
vostra ricompensa, il vostro premio che vale più di questo pianto che lanciamo tutti
al vento. Abbiate fede in Cristo, nella sua Parola, nei suoi segni. Non siete
mai soli ed anche quando il mondo vi crollerà addosso e quando nulla vi
sorriderà, voi abbiate fede, il Signore è con voi, vi porterà in braccio e non
ve ne accorgerete. Lui, che ci ha creati, ci mette alla prova. Superatela! Solo
così potrete guardare a testa alta il mondo, solo così potrete gridare:
<<Io ce l’ho fatta!>>.
Il
nostro pensiero si estende anche a tuo marito Armando. L’amore che ti ha unito
a lui, che ha sigillato quell’eterno patto, ti ha accompagnato anche negli
ultimi giorni, negli ultimi istanti. L’ardore del vostro amore è il grido del
cuore. Se resta sempre vivo l’amore, voi griderete sempre; se griderete sempre,
desidererete sempre ed avrete il pensiero volto alla pace. Il vostro amore è
eterno, ha attraversato gli ostacoli e non è mai ceduto, mai! Come scrisse
l’apostolo Pietro: <<Non vi
sconcertate per il fuoco che è venuto sopra di voi per mettervi alla prova,
come se vi capitasse qualcosa di strano. Ma, poiché prendete parte alle
sofferenze di Cristo, rallegratevi in modo che esultiate di gioia anche al
momento della sua manifestazione. Se qualcuno di voi soffre come cristiano, non
se ne vergogni: glorifichi anzi Dio con questo nome>>.
Ora
è giunto il momento di salutarci ancora un’ultima volta, ma dovete sperare bene
anche voi in cospetto alla morte: e, se non altro, credere per voi solo questo:
che a colui che è buono non accadrà male alcuno, né vivo né morto, e che Dio
non trascura le sue cose. Te ne vai, ma tu resterai sempre nei nostri cuori,
nelle nostre case, nella tua “gucceria”. Sempre, sempre resterai nella nostra
mente. Resterai per tutti noi quella sorella, quella zia, quella madre, quella
seconda madre quale sei sempre stata, col sorriso sempre in bocca, con la
voglia di vivere che hai conservato sino alla fine. Amata da tutti. Vivi per
sempre. Ciao, ciao, resta accanto a noi, saluta nonno Ippolito, nonna Peppina e
zio Fedele. Ti vogliamo bene!
La tua famiglia, i tuoi fratelli, le tue sorelle, i
tuoi nipoti.
Ippolito Emanuele Pingitore a ricordo di zia Fiorella
1 commento:
GRAZIE IPPO CON LE TUE PAROLE HO RICORDATO CON PIACERE IL SORRISO E LE RISATE CONTAGIOSE DI FIORELLA AI TEMPI DELLA MASTRA ERMINIA E DI SUOR IDA. FIORE' AVER APPRESO DELLA TUA MORTE MI HA LASCIATA SCONCERTATA MA SONO CERTA CHE ANCHE DALL'ALDILA' SAPRAI SORRIDERE PERCHE'UNA DONNA QUANDO E' GRANDE NON SMETTE MAI DI ESSERLO.
TI RICORDERO' SEMPRE CON AFFETTO
RO
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